lunedì 14 marzo 2011

Il Paese della spazzatura

Forse non ce ne rendiamo conto pienamente, ma la caduta di immagine della nostra bella Italia all’estero ha assunto dimensioni un tempo impensabili. Il paese della spazzatura e della malasanità, dello spumante e degli sputi in Parlamento, delle mafie e dei mafiosi, degli amministratori delle Regioni che vengono ammazzati o tratti in arresto, delle polemiche sulla Tav, sul nucleare e sul Ponte sullo Stretto, dei manager dell’Alitalia e delle Ferrovie e dei loro generosi appannaggi, fa il giro del mondo sui media e fa inorridire, pur suscitando iniziale ilarità. Anche altrove si chiedono se il tesoretto esiste oppure no e se una seria politica fiscale, che può esserci solo con la stabilità, possa prevedere il surplus costituito dai gettiti non preventivati. Ormai, da noi, grazie ai soliti furbi, che sono quelli che danno la colpa solo all’euro e al petrolio, gran parte della popolazione stenta ad arrivare a fine mese, i giovani non lavorano, i bambini non nascono. Nel corso dei secoli spagnoli, francesi e tedeschi, oltre agli arabi e ai papi, hanno dominato l’Italia. I loro discendenti, gli spagnoli soprattutto, hanno dimostrato e dimostrano di essere più bravi di noi di fronte a mamma Europa. Da noi invece iniziano le olimpiadi elettorali e, in perfetto contrasto con quella legge che nessuno voleva e nessuno gattopardescamente ha voluto cambiare.

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