lunedì 14 marzo 2011

Le troppe insufficienze

Sette studenti su dieci hanno insufficienze in una o più materie, sia nella scuola dell’obbligo che nei corsi di studio successivi. La notizia è allarmante, specie se rapportata alle maggiori opportunità di apprendimento, rispetto a un tempo, legate alla diffusione di internet e alla possibilità di apprendere altre lingue con metodologie e strumenti d’avanguardia, di cui ormai sono dotate le scuole pubbliche e private, anche nella più sperduta località di montagna o sull’isola di Favignana. Spesso, questi ragazzi, li riteniamo dei geni, invece sembra siano dei veri e propri asini. Evitando le pericolose estremizzazioni, viene da riflettere piuttosto sull’adeguatezza dei metodi d’insegnamento, sull’aderenza alla realtà di alcune discipline oggetto d’insegnamento, sulla valenza professionale e sulle capacità didattiche e “psicologiche” della media dei docenti. Quanto conta, poi, specie per la scuola dell’obbligo, l’obiettivo comune di crescita di uno studente per la propria famiglia e per gli insegnanti?  Ovviamente, ci sono le dovute eccezioni e i geni ci sono davvero, come c’erano un tempo, ma in un mondo in cui tutto è dato per scontato e molti problemi si ritiene possano essere risolti da un clic sul computer i ragazzi hanno perso l’abitudine di aprire un libro e di studiare, ragionandoci su. Collodi e Pinocchio tornano d’attualità: oltre alla simbologia dell’asino torna alla mente il Grillo Parlante. Ma i ragazzi di oggi sono certi che quest’ultimo è solo un comico genovese che oggi si è dato alla politica.

Nessun commento:

Posta un commento